I primi documenti delle Marche e Romagna

  • 1047 – Pergamena dell’Archivio Arcivescovile di Ravenna per il centro di Borello.
  • 1149 – Scritti nel Monastero di Fonte Avellana sulle “solfonaie” della zona di Pergola e Cagli.
  • 1194 – Manoscritti notarili sullo zolfo a Serra S.Abbondio, presso il Castello di Campietro.
  • 1199 – Documentazione d’archivio per Rocca Contrada – Arcevia.
  • 1320 – Con la scoperta della polvere pirica, c’è stata una fioritura d’attività estrattive di zolfo nelle valli del fiume Marecchia e del fiume Savio.

Rappresentazioni del trattamento del minerale di zolfo tratte dal “De Re Metallica” di Giorgio Agricola (1556)

Documento 1

L’Abate Vincenzo Cimarelli nelle “Istorie dello Stato d’ Urbino” del 1642, cita la Miniera di zolfo presso Cagna (S.Lorenzo in Zolfinelli) già molto attiva in epoche precedenti.

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Documento 2

FRONTESPIZIO DEL POEMA DI V.MASINI DEL 1749, PUBBLICATO IN CESENA AD ESALTAZIONE DELLO ZOLFO DELL’EMILIA – ROMAGNA E DELLE MARCHE
La descrizione poetica che segue esprime con estrema efficacia la caratteristica giaci= turale della minera= lizzazione solfifera della Regione Marche e quindi anche quella della limitrofa Emilia – Romagna.

“la chiostra ove sta il zolfo e irregolare or retta si prolunga, or tortuosa
Si restringe, s’allunga, non isdegna
Partirsi ‘n rami o spire, va a pendio
Quasi mai sempre, e pur torna e risale.
Come poi giaccia il zolfo sempre incerto
Posa in pié, pende ad orza, or prono e steso,
Quando sovr’il terren, quando su n’masso,
Che ‘l direste di ferro colatura:
Tanto è scabro, pesante, malagevole.”
[Da “Il zolfo” di Vincenzo Masini, 1759]

Documento 3

La memoria “Osservazioni Geognostiche da Monteluro nel Pesarese a Perticaia” del 1834, di V.Procaccini Ricci riporta preziose informazioni sulle miniere in attività in quegli anni.

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Documento 4

Bacino Sulfureo dell’Urbinate: Prima Carta delimitante gli affioramenti del Bacino solfifero dell’Urbinate realizzata nel 1881 da C. Segré.

Documento 5

La prima Carta Mineraria delle Marche riguardante soprattutto i giacimenti di zolfo. ono evidenziate le aree di interesse estrattivo con la ubicazione delle raffinerie di zolfo (da Ann.Agricoltura, 1888).

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Documento 6

Carta delle evidenze estrattive della Provincia di Pesaro (realizzata da A.Mori nel 1940).

  1.     zolfo;
  2.     acque solfuree;
  3.     acque salate;
  4.     tracce ai lignite;
  5.     tracce di manganese;
  6.     ferro;
  7.     marmo;
  8.     pietra litografica;
  9.     pietra da macine;
  10.     pietra da coli;
  11.     farina fossile;
  12.     gesso.

Documento 7

CARTA DEI MATERIALI UTILI DEL BACINO DEL METAURO DI R.SELLI DEL 1952 – (affioramenti di zolfo, argille bentonitiche e marne bituminose).

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Documento 8

Carta Mineraria redatta da A.Scicli nel 1952 in occasione di un Convegno sulle Risorse Estrattive delle Marche.

Documento 9

Il Bacino solfifero di Romagna con l’ubicazione delle principali miniere che hanno avuto una rilevante attività estrattiva.
Sono incluse anche le miniere di Perticara (22), Marazzana (23), Sapigno o Inferno (24), Ponte Pincio(25) della Regione Marche (da Scicli,1972).

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Documento 10

Le principali aree della mineralizzazione solfifera che hanno dato luogo a significative ricerche e coltivazioni minerarie nelle Marche. (Mattias et al., 1995)